Riceviamo e osserviamo con molto piacere le indicazioni che il WWF-Italia ha dato al Miur come proprio commento al documento “La buona scuola”.

Nel documento si legge:

L’IMPORTANZA DEL TERRITORIO

L’Italia non ha solo un patrimonio artistico da tutelare e valorizzare, ma anche un

patrimonio ambientale e paesaggistico diversificato e ricchissimo, troppe volte offeso e

deturpato, strettamente legato all’arte e alla cultura.

Pertanto riteniamo grave la “dimenticanza” di concetti quali “ambiente”, “natura”,

“paesaggio” e di una disciplina come la geografia.

Avevo fatto la stessa riflessione: nella buona scuola mancano i temi della sostenibilità e dell’ambiente, e in tutta la riforma scolastica, dal 2009 gli unici contributi in tal senso sono stati dati dalle “linee d’indirizzo per cittadinanza e costituzione” e dalle linee guida per l’educazione ambientale e allo sviluppo sostenibile. In entrambi i casi, si tratta di indicazioni per far rientrare l’educazione ambientale all’interno del tempo dedicato all’insegnamento di cittadinanza e costituzione che a sua volta è svolto all’interno del tempo dedicato alla storia.

La legge che istituisce nelle scuole l’insegnamento di cittadinanza e costituzione lo inquadra fra le discipline dell’area storico-geografica e storico-sociale e del monte ore complessivo previsto per le stesse, ma essendo stata soppressa la geografia, se ne è sempre occupato il docente di storia, in tutti gli indirizzi.
Adesso il WWF-Italia riconosce il ruolo della GEOGRAFIA per l’educazione alla sostenibilità. E’ un riconoscimento importantissimo che apprezziamo molto.
Mi auguro che il Miur stia riflettendo su queste tematiche e che faccia tesoro del sollecito dell’Aiig e del WWF-Italia
Tags: