di Paola Pepe

Educazione alla cittadinanza, un’urgenza nata su sollecitazione dell’ANCI che ha strutturato un progetto di proposta di legge articolato che include l’educazione civica, l’educazione ambientale, alla legalità, alla conoscenza della Costituzione, il diritto italiano e quello europeo. Al momento sembra che si delinei l’affidamento di questo insegnamento a docenti di discipline giuridiche, storia e filosofia. Grandi dimenticati in questo processo sembrano i docenti di geografia, che sono proprio quelli che studiano e fanno ricerca da tempo sull’educazione alla cittadinanza.

Infatti i ricercatori geografi si sono interrogati e hanno ragionato per anni sul concetto di cittadinanza e uno dei più recenti documenti che riassume l’ambito d’intervento dei docenti di geografia è “la carta internazionale sull’educazione geografica” che nella sua versione del 2016 afferma esplicitamente:

… Che si tratti di apprezzare la bellezza della Terra, il potere immenso delle forze che ne hanno plasmato le forme, o i modi spesso ingegnosi con cui le persone hanno creato le condizioni per poter vivere in diversi ambienti e circostanze, lo studio della geografia aiuta le persone a capire e apprezzare come si sono formati i luoghi e i paesaggi, come interagiscono le persone e gli ambienti, quali sono le conseguenze che derivano dalle nostre decisioni quotidiane che riguardano lo spazio e il mosaico delle culture e delle società diverse e interconnesse che esistono sulla Terra. La geografia è quindi una materia e una risorsa vitale per i cittadini del 21° secolo che vivono in mondo sempre più interconnesso. Una disciplina che ci consente di affrontare le domande relative a cosa significhi vivere in maniera sostenibile in questo mondo. L’educazione geografica aiuta le persone ad apprendere come convivere in armonia con tutte le specie viventi. La ricerca geografica soddisfa e al tempo stesso nutre la curiosità. Le prospettive offerte dalla geografia aiutano a una comprensione approfondita di molte sfide attuali, come il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, le scelte energetiche, il sovrasfruttamento delle risorse naturali e l’urbanizzazione…

L’educazione geografica contribuisce a sviluppare competenze fondamentali nella formazione della cittadinanza, come presentare il panorama di sfide e di rapidi cambiamenti che il sistema-mondo affronta costantemente, aumento della popolazione, rapidità del cambiamento climatico, gli impatti della globalizzazione e  le conseguenze delle crisi. “Le scale spaziali alle quali ogni cittadino e ogni comunità umana devono sviluppare la loro comprensione e la loro capacità di azione sono cambiate e tutte le sfide ambientali, economiche, politiche sociali e culturali comportano aspetti locali e globali che possono essere colti solo attraverso un’adeguata capacità di pensare geograficamente (De Vecchis G. e Giorda C., 2018).

Nel 2017 fra le tematiche del PON è stata inclusa l’educazione alla cittadinanza europea, cioè la conoscenza dell’Europa e dell’Unione Europea, che sembrano un correre ai ripari da parte del MIUR sull’assenza di un serio corso di geografia che dia agli studenti la consapevolezza della loro stessa cittadinanza.  Sempre fra le tematiche del PON appaiono le competenze di cittadinanza globale, intese come educazione ambientale, cittadinanza economica, corretti stili di vita. Tutte tematiche connesse con la geografia economica.

Una versione aggiornata e condivisa di cittadinanza è descritta nella guida pedagogica dell’UNESCO “Educazione alla cittadinanza globale: temi e obiettivi di apprendimento” in cui emerge una visione che oltrepassa i confini dello stato-nazione e  offre la prospettiva del senso di appartenenza ad una comunità più ampia. E’ la visione di un’umanità condivisa, dell’interdipendenza politica, economica, sociale e culturale e dell’intreccio fra il locale, il nazionale e il globale. Del resto l’educazione alla cittadinanza globale è direttamente citata nel paragrafo 4.7 dell’Agenda Globale per lo Sviluppo Sostenibile 2030: “Garantire entro il 2030 che tutti i discenti acquisiscano la conoscenza e le competenze necessarie a promuovere lo sviluppo sostenibile, anche tramite un’educazione volta a uno sviluppo e uno stile di vita sostenibile, ai diritti umani, alla parità di genere, alla promozione di una cultura pacifica e non violenta, alla cittadinanza globale e alla valorizzazione delle diversità culturali e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile.”

Dunque mi chiedo, per l’insegnamento delle tematiche di educazione alla cittadinanza, non dovrebbero essere coinvolti anche gli insegnanti di geografia?

 

per approfondimenti:

Carta internazione sull’educazione geografica

La Carta internazionale sull’educazione geografica. L’eredità di Andrea Bissanti. (2018) a cura di Gino De Vecchis e Cristiano Giorda. Carocci editore120 pp.

Educazione alla cittadinanza globale: temi e obiettivi di apprendimento (2018) pubblicazione UNESCO