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Rivista – n.3 / 2011 - Aiig

Rivista – n.3 / 2011

2011 - n1
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L’ EDITORIALE


A scuola con la geografia

È giunta quasi a conclusione la riforma della scuola secondaria superiore, che per la geografia ha comportato più ombre che luci, come ha evidenziato anche il libro «A scuola senza geografia?», uscito di recente nella nostra Collana Ambiente Società Territorio, edita da Carocci. Il volume, come ho scritto nella Presentazione, «è un racconto di quanto avvenuto e insieme un ragionamento volto al domani della disciplina », contando sul fatto che le potenzialità di un serio insegnamento della geografia possano esprimersi meglio in futuro, nell’interesse della formazione dei giovani. La risposta della pubblica opinione all’appello a favore della geografia, lanciato dalle associazioni geografiche, e in particolare dall’AIIG, è stata veramente significativa e ha avuto vasta eco, che a un anno di distanza non si è ancora spenta, come testimonia l’articolo comparso a firma di Paolo Di Stefano domenica 15 maggio sul Corriere della Sera: La nuova Geografia. Capire l’interazione fra l’uomo e il pianeta. Le due pagine del quotidiano iniziano con un’osservazione amara e con un invito: «La riforma scolastica ha scelto di penalizzare proprio la materia necessaria per capire la globalizzazione. Italiani, vi esortiamo alla geografia! È l’invito che viene da tanti intellettuali dei più diversi campi, dalla letteratura alla storia, dalla fisica all’ecologia, dalla linguistica alla politica. Viviamo in un mondo ad altissima attitudine geografica, dove gli spazi si aprono davanti a noi senza limiti apparenti, ogni luogo è raggiungibile senza fatica, le partenze e gli arrivi per lavoro o per necessità sono all’ordine del giorno. In un Paese, come l’Italia, tradizionalmente ad altissima vocazione storicistica, questa evidenza è però più difficile da digerire che altrove. Forse da ciò deriva il paradosso per cui, mentre la globalizzazione ha ridotto i confini spazio-temporali suggerendoci di ripensare a un nuovo orientamento, la scuola, con l’ultima riforma, ha deciso di penalizzare proprio la geografia».

Completata la riforma, rimangono tuttora problemi aperti nella scuola secondaria. Due in particolare sono di grande rilevanza, anche per la geografia: la formulazione delle classi di concorso e le lauree magistrali per l’insegnamento. La prima questione, delicatissima e strategica per la qualità dell’insegnamento, riguarda gli Istituti Tecnici, in particolare il Settore Economico, dove è fondamentale che rimanga la classe specifica, l’unica che, richiedendo 48 crediti formativi in discipline geografiche (M-GGR/01 e M-GGR/02), possa garantire una formazione adeguata.

Il secondo problema è relativo alle lauree magistrali per l’insegnamento secondario. Anche in questo caso è necessario che i laureati, per accedere alla docenza (ad esempio di italiano, storia, geografia), abbiano nel loro curricolo un numero adeguato di crediti formativi in discipline geografiche, altrimenti la loro formazione risulterebbe squilibrata e non potrebbe fornire quelle competenze sufficienti per un efficace insegnamento geografico. Sono temi per i quali mi sto battendo in ogni modo, ma che tutti insieme dobbiamo affrontare con molta attenzione e vigilanza: un’occasione preziosa di riflessione e dibattito è offerta dal prossimo Convegno Nazionale (a Civitavecchia dal 17 al 22 novembre), al quale invito a partecipare tutti voi, che avete a cuore la geografia e la sua significativa presenza nella scuola e nell’università.

Gino De Vecchis

indice

2. Editoriale: A scuola con la Geografia, di Gino De Vecchis

CONTRIBUTI

3. Flussi di mobilità all’indomani dei movimenti democratici Mediterranei, di Maria Paradiso

8. L’ecoprofugo: una nuova categoria di migrante, di Michela Teobaldi

13. La “temperatura percepita” l’utilizzazione di un termine non appropriato, nella questione del disagio da calore afoso, di Sergio Pinna

17. Il paesaggio e i segni della religione. Problemi di metodo e casi di studio, di Caterina Simonetta Imarisio

23. Unità cartografica d’Italia, di Tullio Aebischer

27. L’intuizione di una Italia unita in un dizionario geografico pubblicato in Spagna nel 1859, di Paolo Rovati

31. 2011: Anno internazionale della chimica, in Il pianeta degli uomini, rubrica di Giorgio Nebbia

LABORATORIO DIDATTICO

33. L’insegnamento della Geografia e della Didattica della Geografia nel nuovo Corso di laurea in Scienze della formazione primaria, di Cristiano Giorda

37. Osservazioni, raccomandazioni e suggerimenti per gli 8+1 cfu di geografia

41. Il paesaggio risorgimentale e postunitario abruzzese, di Angela Caruso

45. Geografo per un giorno, di Lorena Rocca

51. I fenomeni migratori nell’Italia di oggi. Contributi utili per la ricerca e la didattica seconda parte, di Alessandro Santini

EVENTI E NOTE

59. L’Annual Meeting della Association of American Geographers, di Davide Papotti

60. Recensioni e segnalazioni

64. Vita dell’Associazione

Copertina

Inserto fronte e
retro:

IL TELERILEVAMENTO PER L’OSSERVAZIONE

DEL NOSTRO PIANETA DALLO SPAZIO

Maurizio FEA, European Space Agency (ESA) – ESRIN, Frascati

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