L’EDITORIALE l XVI Congresso Geografico Italiano, tenutosi a Padova e a Venezia nell’aprile del 1954 era stato organizzato sulla base di quattro temi fondamentali: uno di Geografia fisica, Nevi e ghiacciai; un secondo di Geografia Umana: Geografia e pianificazione territoriale; un terzo di Geografia economica Aspetti antropogeografici delle regioni di pesca; ed infine uno di Didattica della Geografia: Situazione della Geografia nell’insegnamento medio. Era allora consuetudine, nei congressi nazionali, dare spazio a questo argomento, sia nelle relazioni svolte in adunanze a sezioni riunite, sia nelle specifiche sezioni di Didattica della Geografia ma a Padova, per la prima volta, l’insegnamento della geografia veniva a costituire uno dei temi fondamentali della discussione congressuale. Probabilmente questa scelta fu la risposta alle preoccupazioni dei geografi che già nel congresso di Bologna (nel 1947) e in quello di Torino (nel 1950) lamentavano “le dolorose condizioni in cui versa la cultura geografica di tutte le classi sociali in Italia – e indicavano – la causa fondamentale di una così diffusa ignoranza nei non adeguati ordinamenti scolastici, soprattutto quelli delle scuole superiori” (dalla relazione Colamonico a Torino – 13 aprile 1950). In quegli anni, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, erano in corso inchieste, studi e dibattiti per la riforma della Scuola Media che, come ora sappiamo, si prolungheranno poi per molti decenni; i geografi, poco o nulla coinvolti dal Ministero in questo dibattito, sentivano la necessità di esprimere il loro punto di vista sul problema dell’insegnamento della Geogra- fia nelle scuole di ogni ordine e grado e su quel lo assai delicato della preparazione del docente di geografia. Ero allora laureata da tre anni e già avevo iniziato la mia carriera scolastica presso l’Istituto Tecnico Commerciale di Aosta, trasfondendo nel mio insegnamento le competenze e l’entusiasmo trasmessimi dal mio grande maestro: il prof. Dino Gribaudi. Ancora studentessa, nel 1950, avevo attivamente collaborato all’organizzazione e allo svolgimento del Congresso Geografico di Torino, tanto che nel verbale della seduta di chiusura era stato citato anche il mio nome fra quello dei collaboratori. L’insegnamento di Gribaudi, in piena armonia con le finalità della Facoltà di Magistero in cui allora era ordinario, aveva sempre messo al centro degli interessi il valore formativo della disciplina accanto a quello culturale; pertanto, il dibattito in corso mi coinvolgeva totalmente, sia per l’aspetto professionale, sia soprattutto per il convincimento profondo del valore intrinseco della Geografia. Andai al Congresso di Padova, nel cui ambito gli organizzatori avevano messo così opportunamente in evidenza i temi didattici, con molte aspettative; evidentemente il mio stato d’animo era anche quello di molti colleghi delle scuole secondarie di ogni parte d’Italia che a quel congresso affluirono insolitamente numerosi. La relazione, svolta da Carmelo Colamonico a sessioni riunite, sulla “Situazione della geografia nella scuola secondaria” fu seguita con grande interesse, dando la misura dell’urgenza con cui si sarebbe dovuto agire per potenziare e migliorare l’insegnamento della disciplina nell’interesse della cultura e della società. […] Augusta Vittoria Cerutti |
1. L’indice
2. Editoriale, di Carlo Brusa CONTRIBUTI 5. L’Europa necessaria, di Calogero Muscarà 8. L’allargamento dell’Unione Europea e il lavoro: oppurtunità o minaccia, di Rosalina Grumo 15. Sui libri di testo di Geografia. Annotazioni di un linguista, di Luca Serianni 20. Geografia come desiderio di viaggiare e di capire, di Giacomo Corna Pellegrini 25. “Il pianeta degli uomini”, rubrica di Giorgio Nebbia
LABORATORIO DIDATTICO 26. Paesaggio fluviale di pianura, di Claudio Caputo 28. Il letto meandriforme del Tevere tra Ponzano Romano e la foce, di Cristiano Pesaresi 30. Quattro domande sulla geografia, di Geneviève Crippa e Francesco Prinetti 32. Organizziamo lo spazio vissuto, di Enrico Squarcina EVENTI E NOTE 46. In memoria di Clementina Camerini e Aurelio Peccei 47. Vita dell’Associazione IL TELERILEVAMENTO PER L’OSSERVAZIONE DEL NOSTRO PIANETA DALLO SPAZIO Maurizio FEA, European Space Agency (ESA) – ESRIN, Frascati |