Rivista – n.1 / 2010

Geografia sociale, aree metropolitane, Nord Est e altri temi dell’Italia di oggi

Fra le numerose ed interessanti pubblicazioni, pervenute alla rivista negli ultimi tempi, se ne segnalano cinque utili per capire meglio la realtà
sociale,economica e territoriale del Paese in un momento non facile come è quello attuale.

Il denso volume Geografia sociale (Milano, McGraw-Hill, 2008) di Paolo Pegorer, ordinario all’Università di Trieste, spiega i rapporti tra “l’inarrestabile sviluppo della tecnologia della informazione e della comunicazione” e “i nuovi ordini socio-spaziali”. La sua lettura richiama i temi studiati da Fabrizio Bartaletti (titolare di cattedra a Genova) con Le aree metropolitane in Italia e nel mondo (Torino, Bollati Boringhieri, 2009): lavoro nel quale si considerano tali realtà tanto dal punto di vista teorico e alla scala mondiale, quanto alla scala italiana con vari esempi fra cui “la grande area consolidata milanese” e “le aree metropolitane del Veneto”.

I “processi sociali e spaziali che caratterizzano la Milano degli ultimi anni” sono acutamente discussi da Matteo Bolocan Goldstein, docente al Politecnico di Milano, in Geografie milanesi (Maggioli Editore, Santarcangelo di Romagna, 2009). Il testo raccoglie una serie di saggi che vanno dalla “modernizzazione mancata” degli anni Ottanta alle prospettive, ancora incerte, in cui si proietta l’Expo 2015.

Della società e dell’economia milanesi, secondo una visione di più lungo periodo, tratta Un luogo una storia (Varese, Arterigere, 2009) di Ibio Paolucci (classe 1926), giornalista de «l’Unità», critico d’arte e teatrale.

Il volume, di gradevolissima lettura, inizia con il Duomo, simbolo e “cuore” della città, e discute, fra l’altro, della prima centrale termoelettrica d’Europa (sorta nel 1883 a poche decine di metri dalla cattedrale), della città operaia che non c’è più e delle conseguenze negative delle speculazioni edilizie non solo di oggi.
Spostandoci alle “aree metropolitane del Veneto” si segnala Il nordest dopo il Nordest (Nexta books, Noventa Padovana, 2009), curato dal giornalista
Giuliano Favaro e da Calogero Muscarà, professore emerito di Geografia urbana alla Sapienza. Nell’agile
testo, si leggono interviste ad alcuni operatori economici del nordest e saggi di autorevoli studiosi di tale realtà. Basandosi su questi materiali e sulla sua lunga esperienza di ricerca, nel lucido capitolo conclusivo Muscarà giustifica il titolo del libro, sostenendo che oggi il “Nordest”, così come è stato descritto da molti, non esiste più, soprattutto a causa di un localismo patologico che non si riesce a superare.