Rivista – n.1 / 2004

2004 - n1
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L’EDITORIALE

Con questo numero della rivista inizia un anno particolarmente importante per la nostra Associazione: quello del Cinquantenario; gli scritti di tutti i Presidenti dei Sodalizi Geografici italiani, ospitati nelle prime pagine, lo ricordano a tutti noi anche attraverso il richiamo ai loro legami personali con l’Aiig e con i grandi maestri che, nel tempo, l’hanno prima fatta nascere e poi autorevolmente guidata. Hanno parlato degli ex presidenti nazionali: Elio Migliorini, Aldo Sestini e Giorgio Valussi; ma sono stati citati pure Roberto Almagià, Osvaldo Baldacci, Luigi Candida, Piero Landini, Giuseppe Morandini e Gaetano Ferro. A questi nominativi ne potrei aggiungere molti altri, per ricordi personali, come Dino Gribaudi e Giuseppe Nangeroni, che per tantissimi anni hanno guidato le sezioni del Piemonte e della Lombardia e che sono ancora ricordati per il loro insegnamento e per il loro grande spessore umano dagli alunni che hanno frequentato i loro corsi vari decenni fa. Questi studiosi hanno dato molto alla Geografia a livello scientifico e didattico. Pur avendo caratteri differenti, pur trattando argomenti diversi, si possono accomunare per la sobrietà operosa con cui hanno sempre lavorato, senza retorica né ricerca di un tornaconto personale. Far nascere e impegnarsi per l’Aiig sono stati per loro soprattutto un impegno civico, un servizio volontario a favore di tutta la scuola italiana (docenti e alunni), uno sforzo continuo di collaborazione collegiale che si esplicava alla scala nazionale e a quella regionale con i colleghi delle scuole di ogni ordine e grado. Tale servizio volontario e generoso è continuato con il presidente nazionale Peris Persi, con il direttore uscente della rivista Gianfranco Battisti, con i numerosi dirigenti nazionali e locali dell’Associazione. A loro va la gratitudine di tutti noi. Al termine di quest’anno in cui mi è stata affidata la direzione della nostra rivista dal Consiglio Centrale dell’Associazione, faremo un bilancio sui contenuti della medesima, sulla loro utilità didattica, sulla puntualità della stampa. Ringrazio il Comitato Editoriale, i cui componenti hanno saputo filtrare con scrupolo ed attenzione i contributi didattici, i colleghi che hanno dato la loro collaborazione scrivendo gli articoli, i dirigenti locali che hanno iniziato a mandarci notizie e suggerimenti dalle sezioni regionali e provinciali. Ci incontreremo il prossimo ottobre – significativamente a Padova dove nacque l’Associazione – in occasione del Convegno Nazionale del Cinquantenario che si sta preparando con una particolare attenzione ai problemi didattici. Il 22 aprile celebreremo a Vercelli, in occasione della Giornata di studio dedicata all’Anno Internazionale del Riso, il giorno del nostro “compleanno”. Il 2004 deve essere, a tutti i livelli, un momento di rilancio del nostro impegno civico nei confronti della scuola, dei suoi operatori e dei suoi alunni. Penso che questo sia l’unico modo per mantenere e acquisire sempre più credibilità, nonché per crescere non solo dal punto di vista del numero degli iscritti, ma anche da quello scientifico, didattico e culturale, mantenendoci vitali e fedeli agli ideali dei “padri fondatori”.
Carlo Brusa

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