AIIG fa correggere ancora l’assegnazione di geografia

di Paola Pepe

In una recente intervista a Orizzonte Scuola, il prof.  Riccardo Morri nostro presidente riprende il tema dell’analfabetismo geografico problema che influenza ogni giorno la vita degli insegnanti di geografia della scuola secondaria di secondo grado che, mentre rincorrono l’innovazione didattica, vedono il loro ruolo sminuito a causa delle poche ore per classe. In quest’ultima parte dell’anno scolastico, docenti che si sono ritrovati a fare miracoli per produrre qualche risultato di apprendimento in alunne e alunni che incontrano per una sola ora a settimana, si trovano di fronte al problema principale: l’incertezza lavorativa.

Considerato il calo demografico e dopo aver visto i risultati delle iscrizioni che per il terzo anno consecutivo penalizzano gli istituti tecnici turistici, l’AIIG ha inviato preventivamente agli uffici scolastici, appelli al rispetto della normativa per l’assegnazione corretta della geografia alla classe di concorso A21 quando spettante ed ha diramato un comunicato stampa riportato dai siti web che si occupano di scuola . E’ rimasta senza risposta la lettera inviata a un sindacato di dirigenti scolastici che aveva dato indicazioni fuorvianti sull’assegnazione della geografia.  In alcune province l’ufficio scolastico territoriale è stato sensibile agli appelli, specificando nella nota interna che viene inviata ai dirigenti scolastici, il richiamo alla priorità nell’assegnazione della geografia alla classe A21 (Piemonte, Puglia, Sicilia). Tuttavia ogni anno si verificano errori e gli organici di diritto del prossimo anno non fanno eccezione. Quando l’AIIG riceve segnalazioni dai soci, contatta i dirigenti scolastici invitandoli a correggere gli errori. In questa fase, quando i dirigenti in base alla nostra contestazione accertano di aver sbagliato l’assegnazione, possono fare la variazione in organico di fatto. Finora, abbiamo recuperato diverse ore in Puglia, Lazio, Lombardia e stiamo preparando lettere per scuole di altre regioni. In altri casi abbiamo ottenuto l’interessamento di soggetti sindacali che hanno verificato la correttezza delle nostre richieste.

Per la normativa aggiornata sull’assegnazione di geografia richiamiamo l’articolo del 30 marzo sul nostro sito . In base a una lettura a campione degli organici nelle regioni che presentano il turnover più basso (ad esempio Sicilia e Campania) gli errori nell’assegnazione raramente riguardano cattedre interne, ma sono frequenti quando si formano spezzoni e residui che non raggiungono le ore cattedra. In questi casi, se non è presente un docente titolare della classe A50-scienze con diritto a completamento, le ore di geografia devono essere assegnate alla classe A21. Invece in tanti istituti tecnici dove c’è geografia si formano residui e spezzoni in più nella classe A50 mentre mancano ore nella classe A21.

La nostra preoccupazione come associazione è il risultato di queste assegnazioni: attualmente la classe A50 è costituita da un contingente di docenti più anziani che hanno ereditato il diritto all’insegnamento di geografia nei tecnici dall’abilitazione alla classe 60/A (D.M. 30/01/98). Nel frattempo la classe di scienze ha cambiato denominazione e criteri d’accesso per effetto del d.p.R. 19/2016 e quei docenti entrati con la nuova denominazione A50, dopo il febbraio 2016, non hanno formazione e talvolta nemmeno istruzione nelle materie geografiche, possedendo lauree scientifiche che non prevedono esami di geografia.  Questo pasticcio che denunciamo per l’ennesima volta in otto anni produce ingiustizia per i docenti A21 e imbarazzo per parte dei docenti A50, concorrendo a diffondere analfabetismo geografico. Il nostro auspicio è che qualche dirigente scolastico degli istituti tecnici possa rivedere in tempo gli errori di assegnazione correggendoli in organico di fatto, prima di essere segnalato dai nostri soci.

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