Parere del CSPI sull’assegnazione di geografia al biennio dei professionali

di Paola Pepe

Il riordino degli istituti professionali giunge al terzo anno. Con l’anno scolastico 2020/2021 si inaugura il triennio, eppure gli abbinamenti fra le discipline del triennio e le classi di concorso sono arrivati in ritardo, con il Decreto Ministeriale n.33 del 12 giugno 2020 che il MIUR ha reso noto sul sito il 14 luglio. Con questo provvedimento si torna anche sulla questione della tabella di assegnazione delle discipline del biennio. Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, infatti, il 20 maggio aveva  dato un parere sull’assegnazione delle discipline e aveva scritto:

“Per quanto riguarda l’Asse storico sociale si suggerisce di eliminare la virgola tra le diciture delle discipline di Storia e Geografia per meglio evidenziare le corrispondenze tra le discipline e le classi di concorso riportate nella colonna adiacente”

Il Ministero sul parere del CSPI scrive:

“relativamente all’Asse storico sociale nel biennio di tutti gli indirizzi, non può essere accolta la proposta di eliminare la virgola tra le diciture delle discipline di “Storia”e “Geografia” poiché tale segno di punteggiatura è previsto sia nell’Allegato B del d.lgs. 61/2017, sia nell’Allegato 3 al Regolamento di cui al decreto 92/2018, al fine di poter consentire una più esplicita interdipendenza tra le due discipline anche ai fini della corretta assegnazione della disciplina “Geografia” al docente in possesso di abilitazione nella classe di concorso A21, qualora ne ricorrano le condizioni di organico”

Apparentemente, sia il CSPI che il Miur si esprimono nel senso di rendere più chiara l’assegnazione della disciplina alla specifica classe di concorso e, considerando non discutibile che “geografia” debba essere assegnata ad A21. Cerchiamo di capire la frase “qualora ne ricorrano le condizioni di organico”. Il riferimento è al meccanismo di assegnazione all’interno dell’asse storico-sociale che prevede la possibilità di sostituire un’ora di una disciplina dell’asse decidendo sulla base dell’organico dell’istituto… la classe di concorso del docente che è titolare e rischia il soprannumero decide la disciplina che si inserisce nell’asse tra storia e geografia.  Per quanto l’intenzione sia quella di lavorare per unità d’apprendimento in vista del raggiungimento delle competenze previste dell’asse, noi riteniamo che questa possibilità crei dei problemi occupazionali non indifferenti alla già martoriata classe di concorso A21.

Il fatto che il MIUR parli di interdipendenza fra storia e geografia, significa che le discipline nell’asse devono essere presenti entrambe, o non si può stabilire un rapporto di interdipendenza. Ma la realtà è diversa.

Abbiamo già controllato gli organici di diritto di diversi istituti professionali trovandone alcuni che non hanno inserito neanche per un’ora la classe A21 e diversi altri che hanno inserito un’ora A21 invece di due anche se non ci sono in quelle scuole docenti di lettere e storia perdenti posto.  Abbiamo trovato ancora altri istituti in cui l’aver inserito storia invece di geografia ha generato nuove cattedre per la classe di lettere, naturalmente a spese dei soliti docenti A21. I nostri soci ci hanno fatto notare quei casi in cui: un anno si decide per l’inserimento di geografia e l’anno dopo per quello di storia, creando delle situazioni perennemente instabili per la classe A21 che ha già pochissime opportunità. Avevamo già fatto questa previsione l’anno scorso, quando, all’inizio di maggio, la  richiesta dell’AIIG di emanare una nota di chiarimento era stata accolta dal ministero, senza poi avere seguito.