AIIG scrive al Ministero: attenzione per l’A21 nella composizione degli organici

L’AIIG da molti anni segue le fasi delle assunzioni dei docenti della classe di concorso A21-Geografia, nella convinzione che la specifica preparazione disciplinare sia il requisito ineludibile per tutelare e garantire la qualità dell’insegnamento della geografia nella scuola italiana, nei (pochi!) Istituti dove è ancora presente.

Solo negli ultimi due anni scolastici (2019/2020 e 2020/2021) sono giunte ai responsabili scuola dell’Associazione circa 100 segnalazioni da tutta Italia di presunta irregolarità, di inosservanza o di mancata applicazione delle norme stabilite dallo stesso Ministero e dalle leggi dello Stato in materia di composizione degli organici nell’assegnazione delle ore di geografia. A seguito delle opportune e necessarie verifiche, AIIG ha individuato per circa 80 casi la necessità di intervenire presso gli Uffici territoriali del MIUR e/o Dirigenti scolastici, nell’ambito della normale prassi di collaborazione istituzionale, ricordando a mezzo di posta certificata quanto previsto dalle normative vigenti e chiedendone quindi il rispetto!

Le controversie negli istituti tecnici

Le segnalazioni più consistenti riguardano il mancato rispetto, da parte dei dirigenti scolastici, della normativa riguardante gli istituti tecnici, i quali in tanti casi non rispettano il limite previsto dal DM 259/2017 che prevede che la geografia debba essere assegnata alla classe di concorso A21. L’attribuzione di geografia alla classe di concorso A50 è ancora possibile ma con precise limitazioni, contenute nell’Allegato A al DM 259/2017, nella parte che norma l’attribuzione delle discipline alla classe di concorso A50. Si legge che geografia è attribuibile alla classe A50 solo «ad esaurimento limitatamente alla salvaguardia della titolarità nel limite del contingente orario costitutivo della cattedra».

L’applicazione di tale norma è fondamentale dal momento che lo studio del programma di geografia non fa più parte dei requisiti d’accesso all’abilitazione nella classe A50 (DPR 19/2016) e che i docenti che accedono possono provenire da percorsi universitari che non prevedono neanche un esame di geografia.

Questo ha portato al verificarsi delle situazioni più varie e discutibili che possiamo elencare come segue:

  • Assenza di inserimento della disciplina “geografia generale ed economica” nel quadro orario degli istituti tecnici per il settore tecnologico
  • Assunzione di docenti A50 su cattedre che prevedono l’insegnamento di geografia
  • Assunzione di docenti A50 su cattedre che prevedono l’insegnamento di geografia in anni scolastici precedenti, precludendo l’assegnazione di cattedra a docenti A21
  • Inserimento di ore di geografia nella cattedra A50 in assenza di docente A50 perdente posto
  • Contratti a tempo determinato destinati a docenti A50 che prevedono l’insegnamento di geografia (in alcuni casi siamo stati contattati da insegnanti di scienze per avere indicazioni sulle attività da svolgere in classe).
  • Inserimento di ore di geografia nella cattedra A50 in presenza di ore residue di scienze A50
  • Totale assenza di ore della classe di concorso A21 in istituti tecnici pur essendo presente l’insegnamento di geografia e in questi casi rifiuto da parte delle segreterie di accettare docenti di sostegno con abilitazione in A21

Istituti professionali

In seguito ai molteplici cambiamenti introdotti dal DL 61/2017, il raggiungimento dei risultati d’apprendimento (valorizzazione del territorio, ambiente, intercultura, dinamiche globali) è impossibile senza un adeguato apporto delle discipline geografiche. Sono stati rivisti i quadri orari e la geografia è stata inserita, ma con un peso insufficiente.

La consistenza oraria della geografia è indicata nei quadri orari (D.M. 33 del 12 giugno 2020) che prevedono la ripartizione nei primi due anni di 132 ore fra storia (classe di concorso A12) e geografia (classe di concorso A21). Per non tradire una delle novità del riordino, vale a dire la progettazione interdisciplinare dei percorsi didattici, per avere un equilibrio all’interno dell’asse storico-sociale e per andare incontro alla realizzazione dei risultati di apprendimento, queste 132 ore dovrebbero essere ripartite equamente fra storia e geografia.

Alcuni istituti non hanno inserito in organico la classe di concorso A21!:

  • Istituti professionali nei quali non è stata introdotta la geografia né al primo né al secondo anno
  • Istituti professionali nei quali è assente la classe di concorso A21 ed è stata “coniata” la nuova disciplina “geostoria”, non prevista da alcun documento ministeriale
  • Istituti professionali nei quali la geografia è presente solo al primo anno.

L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia intende quindi prevenire il ripetersi di tali problematiche per il prossimo anno scolastico, e ha chiesto a tutti gli Uffici territoriali e alla Direzioni competenti del Ministero di intervenire, emanando una nota che serva a fugare eventuali dubbi nell’applicazione delle norme e monitorando la corretta applicazione delle stesse. Leggi la lettera