Premio Geografia Giorgio Valussi

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Nel 1991, in occasione del XXXIV Convegno nazionale, a Fiuggi, su iniziativa dell’allora Presidente nazionale Peris Persi, viene istituito il Premio “Giorgio Valussi”, concepito per onorarne la memoria, che poi con il volgere del XXI secolo, con la Presidenza di Gino De Vecchis, assumerà l’attuale intitolazione Premio “Geografia – Giorgio Valussi”.

Il Premio intende sottolineare l’importanza dell’impegno nell’azione di divulgazione e di valorizzazione di strumenti, metodi e finalità del sapere geografico, sia come materia di insegnamento nelle istituzioni scolastiche e universitarie, sia come forma di conoscenza indispensabile nella lettura critica della realtà attuale e nel prefigurare scenari futuri, sia in quanto veicolo di valori e attualizzazione di significati sedimentati nel territorio in una funzione di difesa, valorizzazione e patrimonializzazione dei luoghi.

Nello scorrere l’elenco dei soggetti e delle persone cui il Premio è stato attribuito, in relazione anche alla segnalata integrazione del titolo, è possibile in effetti riconoscere due fasi. Nella prima serie di premi il riconoscimento è principalmente nei confronti di realtà o individui che hanno nella propria missione istituzionale il compito o la necessità di operare in favore e/o in difesa della geografia:

 

  • 1992, UNICEF Italia;
  • 1993, «Sole 24 ore»
  • 1994, Touring Club Italiano
  • 1995, IGM – Istituto Geografico Militare Italiano
  • 1996, WWF Italia
  • 1997, Piero Angela, giornalista e divulgatore scientifico
  • 1998, Associazione Parlamentare in difesa della Geografia
  • 1999, tre laureate per le loro tesi in “Didattica della Geografia”
  • 2000, Italia Nostra
  • 2001, una laureata per una tesi su Il contributo di Giorgio Valussi alla Didattica della Geografia
  • 2002, rivista «L’Universo» dell’Istituto Geografico Militare Italiano
  • 2003, Giorgio Nebbia, ambientalista, deputato (1983-1987) e senatore (1987-1992) della Repubblica
  • 2004, in occasione del Cinquantenario della fondazione dell’AIIG a Padova, furono conferite 3 medaglie d’oro agli eredi di Giorgio Valussi, Elio Migliorini e Aldo Sestini

 

Nella seconda “stagione” del Premio, il Consiglio Centrale, pur aderendo alle finalità iniziali, tende invece a far emergere anche la dimensione di impegno civico e civile, in campo scientifico così come in quelli politico-istituzionale, della divulgazione e della comunicazione, del terzo settore:

 

  • 2005, selezione, su bando, di scuole secondarie di secondo grado della regione Molise
  • 2006, ESA – Agenzia Spaziale Europea
  • 2007, Adriano Agnati, responsabile delle relazioni istituzionali Touring Club Italiano
  • 2008, Andrea Bissanti, vicepresidente nazionale (1982-1994) e presidente Sezione Puglia (1978-2003)
  • 2009 – non assegnato
  • 2010 – Comando generale della Capitaneria di Porto e Guardia Costiera
  • 2011, Mario Tozzi, ricercatore CNR e divulgatore scientifico
  • 2012, Ilvio Diamanti, ordinario di Scienza Politica, saggista ed editorialista (rubrica “Mappe” su la Repubblica)
  • 2013, Maurizio Fea, docente di telerilevamento, già dirigente dell’Agenzia Spaziale Europea
  • 2014, Maria Chiara Carrozza, Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca (2013-2014)
  • 2015, Carlo Petrini, fondatore e consigliere nazionale di Slow Food
  • 2016, Mons. Giancarlo Perego per la Fondazione Migrantes
  • 2017, Alessandro Barbero, storico e saggista
  • 2018, Lucio Caracciolo, fondatore e Direttore di «Limes», rivista italiana di geopolitica
  • 2019, Michele Lanzinger, Direttore MUSE – Museo delle Scienze di Trento
  • 2022, Patrizio Bianchi, Ministro dell’Istruzione (2021-2022)
  • 2023, Antonella Di Bartolo (Dirigente scolastico) e Istituto Comprensivo Statale “Sperone-Pertini” di Palermo

 

L’assegnazione del Premio (che consiste in una “semplice” targa celebrativa e commemorativa dell’evento, consegnata ogni anno di persona da Marisa Cencini, vedova di Giorgio Valussi, affezionata e rassicurante presenza a ogni Convegno nazionale dell’Associazione) è vincolata al ritiro dello stesso in occasione dei Convegni nazionali annuali. La/il destinataria/o del Premio, infatti, è inviata/o a tenere una sua lectio in sessione plenaria delle/degli iscritte/i al Convegno.

La decisione di rimandare il 63° Convegno nazionale, in calendario dal 12 al 15 ottobre 2020 a Bologna, al 2021 ha comportato quindi il differimento dell’assegnazione del Premio, anche questo spostato al 2021 (sempre a Bologna).
L’impossibilità quindi di svolgere in presenza i lavori del Convegno nazionale ha portato alla decisione di non assegnare il Premio nel 2020 e nel 2021.