Commento alla lettera dei docenti A021 che circola nei blog scolastici

 

di Paola Pepe

 

Gentili soci,

ringrazio voi e i numerosi docenti A021 non soci, per la lettera che è stata resa pubblica recentemente, che ci è stata inviata via Whatsapp successivamente alla pubblicazione e che mi offre l’opportunità di commentare alcune vicende accadute negli ultimi mesi. Sono circolate tramite gruppi social informazioni inattendibili su quanto sta accadendo nei processi decisionali che riguardano la scuola secondaria, informazioni non da fonte AIIG. E’ probabile che il dibattito sia scaturito da alcune dichiarazioni del ministro Valditara e della sottosegretaria Frassinetti che hanno reso nota, dopo tante delle nostre sollecitazioni, la loro disponibilità a migliorare le condizioni della geografia a scuola. La nostra associazione volutamente non ha commentato queste dichiarazioni per evitare che si diffondessero false speranze nell’immediato e conoscendo per esperienza quanto lunghi, laboriosi e colmi di ostacoli siano i processi decisionali che riguardano le riforme scolastiche. Al momento nei licei non risulta nessuna suddivisione fra storia e geografia, come ripetutamente chiesto da Aiig da almeno cinque anni. Siamo quindi in attesa che il Ministero dia seguito a quanto richiesto dal Ministro, dal sottosegretario e che sia i componenti della Commissione di Geografia sia i componenti della Commissione di Storia hanno indicato come provvedimento necessario e urgente.

Analogamente circolano sui social ipotesi catastrofiche sul futuro della geografia negli istituti tecnici (D.L. 07/04/2025, n. 45). Queste ipotesi sono alimentate da ansie che comprendiamo, che in parte condividiamo, ben conoscendo la ferita aperta nel comparto docenti di geografia A021, ma che non hanno nessuna base informativa alla quale agganciarsi, visto che il MIM non ha rivelato ancora i quadri orari divisi per disciplina, né tanto meno le classi di concorso che saranno interessate dai cambiamenti del primo anno degli istituti tecnici a cinque anni, riformati, dal 2026/2027. L’unico dato certo è che gli organici della secondaria saranno bloccati al contingente del 2023/2024 ma questo sarà limitante per tutti non solo per qualcuno. Va ricordato che non è previsto un investimento nella riforma dei tecnici, per cui possiamo supporre che eventuali variazioni, anche dettate da esigenze di autonomia, saranno vincolate dalle titolarità dei docenti esistenti ed eventuali rimpasti nei numeri dei quadri orari saranno soggetti a situazioni conflittuali che metteranno una classe di concorso contro l’altra.

Va detto che attraverso il lavoro del Presidente, della commissione geografia e quello sulle indicazioni nazionali, i componenti di AIIG, in fase consultiva, hanno indicato delle piste di lavoro e dato dei suggerimenti nell’interesse della disciplina e dei suoi insegnanti. Il MIM non ha finora condiviso con la commissione informazioni sui futuri quadri orari, né in forma riservata né pubblica. Per quanto riguarda il lavoro di consulenza il ministero si aspetta dai componenti un necessario riserbo. Esorto tutti gli interessati ad essere prudenti nella comunicazione social, evitando dichiarazioni pubbliche che influenzano la reputazione dei soggetti esposti nei confronti del ministero, potenzialmente indebolendo l’azione diplomatica che si sta faticosamente portando avanti nell’interesse della geografia.

Infine chiarisco che l’AIIG ha fatto molto negli ultimi anni per la classe di concorso A021 e continuerà ad operare nell’interesse dei soci, ma sono pochissimi i docenti di questa cdc che lo riconoscono iscrivendosi, partecipando e sollecitando l’impegno, cosa che spesso ci ha creato imbarazzo non potendo, per statuto, operare nell’interesse di chi non è socio. L’Associazione non è tenuta a difendere selettivamente qualsiasi docente A021, piuttosto è interessata ad accogliere tutti i docenti che hanno voglia di aggiornarsi, informarsi da fonti attendibili, aggregarsi democraticamente, essere innovativi, capaci di condividere e portare in classe la migliore didattica della geografia possibile nonostante i limiti, talvolta surreali, che la legislazione scolastica impone. Ogni docente che assume questo atteggiamento è benvenuto perché responsabilmente contribuisce alla nostra battaglia comune.

immagine modificata da figura generata con OpenAI