Non metterci una pietra sopra… Strumenti geoinformatici per la ricerca dei fiumi tombati

Urban Nature

La vegetazione urbana assume forme e dimensioni che variano in base alle caratteristiche ambientali in cui attecchisce: dalla tipologia di suolo al fitoclima, dalla pressione antropica all’irraggiamento solare, il verde dei centri abitati e delle aree metropolitane cresce in relazione alla presenza di una serie di fattori che richiederebbero una trattazione lunga e articolata, considerando il numero e l’eterogeneità dei bioclimi italiani (Blasi, 2004, p. 371).
Senza pretese di esaustività, lo scopo del presente evento è quello di focalizzare l’attenzione sul reticoloidrografico, fondamentale per la formazione degli ecosistemi ripariali che si estendono sugli argini dei fiumi e deitorrenti. Oggetto di specifico monitoraggio da parte dell’Ispra1, lo stato di salute della biodiversità riparia assume una particolare rilevanza anche rispetto alla capacità di adattamento al climate change, considerando il contributo delle specie vegetali al consolidamento delle sponde sempre più soggette a esondazioni. Ciononostante, parte dellavegetazione riparia è andata persa a causa dell’inurbamento che, in un Paese che consuma il proprio suolo senza soluzione di continuità (Ispra, 2024, p. 3), ha interessato anche gli stessi alvei fluviali, tombati parzialmente per permettere la costruzione di zone residenziali, commerciali e industriali o delle relative infrastrutture.
Utilizzando le tecnologie geografiche per un’analisi multilivello dell’area di studio – fatta coincidere con il tratto
fluviale dell’Almone che, nel territorio della Capitale, sfocia nel Tevere all’altezza del quartiere Ostiense –, l’evento, organizzato dall’Ufficio sociale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG), avrà come obiettivo la ricostruzione del percorso del torrente tramite la sovrapposizione tra cartografie tematiche e fotografie dall’alto di recente acquisizione, visualizzando sia il punto iniziale del tombinamento sia la relativa foce teverina. Oltre a fornire informazioni sulle fonti di dati territoriali e sulle metodologie di applicazione dei software geografici, l’attività consentirà ai partecipanti di sperimentare l’utilizzo di Overpass turbo, tool di ricerca ed estrapolazione della banca dati di OpenStreetMap, fornendo i presupposti per lo svolgimento di future attività sul campo volte a risalire il tratto dell’Amone tramite il supporto di strumenti di navigazione GPS incorporati negli smartphone.

Modalità di partecipazione

L’evento si terrà a distanza venerdì 3 ottobre p.v., dalle 10:00 alle 13:00. Per partecipare è necessario prenotarsi compilando il Google Form all’indirizzo https://forms.gle/EsPXJfUiuhBTy5ze8 entro e non oltre il prossimo 30 settembre.

Note e riferimenti bibliografici

Per maggiori informazioni sul monitoraggio si rimanda all’indirizzo isprambiente.gov.it/it/attivita/biodiversita/ispra-e-la-biodiversita/attivita-e-progetti/monitoraggio-degli-ambienti-ripariali.