Sintesi delle linee guida sull’educazione civica

Riportiamo una sintesi delle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica, ai sensi dell’articolo 3 della legge 20 agosto 2019, n. 92 che riguardano gli insegnanti di geografia.

dalle linee guida:

La norma richiama il principio della trasversalità del nuovo insegnamento, anche in ragione della pluralità degli obiettivi di apprendimento e delle competenze attese, non ascrivibili a una singola disciplina e neppure esclusivamente disciplinari.

Le Istituzioni scolastiche sono chiamate, pertanto, ad aggiornare i curricoli di istituto e l’attività di programmazione didattica nel primo e nel secondo ciclo di istruzione, al fine di sviluppare “la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società”

I nuclei tematici dell’insegnamento, e cioè quei contenuti ritenuti essenziali per realizzare le finalità indicate nella Legge, sono già impliciti negli epistemi delle discipline. Per fare solo alcuni esempi, “l’educazione ambientale, sviluppo ecosostenibile e tutela del patrimonio ambientale, delle identità, delle produzioni e delle eccellenze territoriali e agroalimentari” e la stessa Agenda 2030, cui fa  riferimento l’articolo 3, trovano una naturale interconnessione con le Scienze naturali e con la Geografia;

Secondo le linee guida i nuclei concettuali della disciplina sono tre: 1) Costituzione, diritto (nazionale e internazionale) legalità e solidarietà; 2)  SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio; 3) Cittadinanza digitale.

Riportiamo i contenuti del nucleo concettuale Sviluppo sostenibile, dalle linee guida:

  1. SVILUPPO SOSTENIBILE, educazione ambientale, conoscenza e tutela del patrimonio e del territorio. L’Agenda 2030 dell’ONU ha fissato i 17 obiettivi da perseguire entro il 2030 a salvaguardia della convivenza e dello sviluppo sostenibile. Gli obiettivi non riguardano solo la salvaguardia dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche la costruzione di ambienti di vita, di città, la scelta di modi di vivere inclusivi e rispettosi dei diritti fondamentali delle persone, primi fra tutti la salute, il benessere psicofisico, la sicurezza alimentare, l’uguaglianza tra soggetti, il lavoro dignitoso, un’istruzione di qualità, la tutela dei patrimoni materiali e immateriali delle comunità. In questo nucleo, che trova comunque previsione e tutela in molti articoli della Costituzione, possono rientrare i temi riguardanti l’educazione alla salute, la tutela dell’ambiente, il rispetto per gli animali e i beni comuni, la protezione civile.

 

Indicazioni relative al docente del consiglio di classe che si deve occupare della disciplina. Dalle linee guida:  

In via ordinaria esse sono svolte, nell’ambito della declinazione annuale delle attività didattiche, da uno o più docenti della classe o del Consiglio di Classe cui l’insegnamento è affidato con delibera del Collegio dei docenti su proposta degli stessi docenti della classe o del consiglio di classe.

Qualora invece, ricorrendo le necessarie condizioni di invarianza di organico, l’insegnamento dell’educazione civica dovesse rientrare nell’utilizzo della quota di autonomia del 20%, configurandosi così uno spazio apposito nell’ambito dell’orario settimanale alla stregua delle discipline del curricolo, ciò non dovrà comunque pregiudicare la trasversalità e la corresponsabilità collegiale dell’insegnamento all’interno del team docente e del Consiglio di Classe.

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– Indicazioni per l’affidamento della disciplina nella scuola secondaria di secondo grado, vengono distinti tre casi:

Caso 1 Un istituto che ha insegnamenti nelle discipline giuridico-economiche nel curriculo e un docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche nel consiglio di classe:  In questo caso al docente abilitato nelle discipline giuridico-economiche viene affidato sia l’insegnamento che il coordinamento del gruppo di docenti che saranno coinvolti nel corso di educazione civica.

Caso 2 Un istituto in cui il docente di discipline giuridico-economiche non fa parte del consiglio di classe, ma è presente nell’organico dell’autonomia come risorsa aggiuntiva: Sarà il docente abilitato in  discipline giuridico-economiche ad assumere il coordinamento della disciplina per una o più classi, fatta salva la necessità che in esse si crei uno spazio settimanale in cui, anche in compresenza con altri docenti, possa procedere alla didattica dell’educazione civica all’interno della quota oraria settimanale.

Caso 3 Un istituto in cui non sono presenti docenti abilitati in  discipline giuridico-economiche nemmeno nell’organico dell’autonomia: l’insegnamento di educazione civica sarà attribuito in contitolarità a più docenti, competenti per i diversi obiettivi/risultati di apprendimento condivisi in sede di programmazione dai rispettivi Consigli di classe. Il coordinamento sarà affidato ad uno dei docenti contitolari dell’insegnamento.

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