#GeographyForFuture

L’AIIG è fermamente convinta che potenziare l’insegnamento della geografia sia la strategia giusta per rilanciare una cittadinanza più consapevole rispetto ai temi ambientali, sociali ed economici.

Riteniamo che sia fondamentale guidare i ragazzi ad acquisire una visione globale dei fenomeni, capace di approfondirne la complessità, senza tralasciare i contesti in cui essa si evidenzia o le conseguenze che innesca. Ci rifiutiamo di pensare che la soluzione proposta dalla politica – di introdurre una nuova disciplina (educazione civica), senza radici epistemologiche e una comunità scientifica di riferimento – sia la migliore possibile per affrontare la “crisi” di oggi.

Educare è un processo lungo che richiede preparazione e passione.

Educare alla cittadinanza attiva lo è ancora di più. Perché non si limita ad educare una comunità, ma richiede di educare nella comunità e alla comunità del domani. E’ una scelta educativa consapevole, che mira ad emancipare gli studenti per il bene loro e delle comunità che abitano e abiteranno in futuro. Questo indirizzo tiene in piena considerazione il ruolo di ciascuno nel contribuire, con le proprie azioni e il proprio atteggiamento, al cambiamento nel mondo. Il valore educativo di questa scelta, sta nel fare vedere l’intima connessione fra uomo e ambiente, fra giustizia ambientale e sociale.

Questo è un ambito formativo importante per i geografi, ed è uno degli obiettivi dell’insegnamento della geografia, che rimane però tutt’oggi tremendamente difficile da assolvere. La geografia, infatti, è tutt’ora fortemente penalizzata nella scuola e in particolare nei piani di studio delle scuole secondarie.

Come si può pensare di educare alla cittadinanza globale avendo a propria disposizione un’ora sola alla settimana?

La geografia è un sapere “ponte” che funge da “cerniera” tra le discipline e, che si sia d’accordo o meno, è quanto di più moderno e interdisciplinare il sistema scolastico italiano possa offrire.

Cavalcare oggi le “mode” come potrebbero essere la rinnovata coscienza ambientale o il ritorno del nostalgico “ordine e disciplina”, in un contesto sociale estremamente diverso da quello di vent’anni fa e magari affidandosi a soli pianificatori, urbanisti, ingegneri, storici, filosofi, sociologi o politici è un errore che potremmo pagare caramente.

La soluzione non verrà da un professionista, da una disciplina o da un ambito del sapere. La soluzione si costruirà mettendo in relazione professionisti, discipline e ambiti del sapere diversi, nella consapevolezza che tutto ciò che ha senso e avrà senso nel futuro passerà dal personale rapporto di ciascuno con il mondo in cui vive.

È per questo che l’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia è convinta della necessità di sostenere l’educazione geografica e l’insegnamento della geografia nelle scuole di ogni ordine e grado.

È per questo che abbiamo lanciato gli hastagh#GeographyforFuture e #GeographersforFuture

È per questo che vi invitiamo a sostenerli tramite i vostri canali!

Giovanni Donadelli
Referente nazionale AIIG per la comunicazione